Nell’ottobre di mezzo secolo fa aveva luogo a Bologna la prima iniziativa pubblica intrapresa da Iris Ceramica (Marchio Storico di Iris Ceramica Group) per sensibilizzare sul tema ambientale: il progetto espositivo “pollution – per una nuova estetica dell’inquinamento”. Questo importante anniversario testimonia come la vocazione alla sostenibilità dell’azienda sia una dichiarazione d’intenti nata con il Brand Iris Ceramica, e portata avanti con continuità e coerenza da anni, come dimostra ancora oggi il manifesto “Shaping the Future”
È il 1972 quando piazza Santo Stefano viene pavimentata con diecimila superfici ceramiche 33×33 cm – prodotte, numerate e firmate dall’azienda Iris Ceramica – che riproducono una zolla di terra, fertile humus di Pollution, progetto rivoluzionario per una nuova estetica dell’inquinamento a cura di Gianni Sassi e palcoscenico per le installazioni e le performance di ventiquattro artisti e due musicisti – tra cui Franco Battiato – impegnati sul tema. Sono trascorsi 50 anni da quelle settimane rivoluzionarie e Iris Ceramica Group celebra l’importante anniversario facendosi portavoce, ora come allora, dell’equazione “Economia = Ecologia” coniata al tempo da Romano Minozzi, Presidente e Fondatore del Gruppo.
Lo fa con Shaping the Future, messaggio di sostenibilità che fa eco alla sfida ecologica lanciata in maniera pioneristica da Pollution ‘72. Mezzo secolo dopo il Gruppo continua a portare avanti un progetto imprenditoriale attraverso la bellezza, la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, per costruire un futuro a misura dei propri valori, migliorando l’interazione uomo-ambiente. Un futuro che affonda le proprie radici nel rispetto per l’ambiente e per le persone che lo abitano, in linea con le nuove esigenze sociali, ecologiche e urbanistiche. Il concept mostrato per la prima volta al pubblico in occasione di Cersaie 2022, è un vero e proprio manifesto del Gruppo che mette ancora più in evidenza come il tema dell’innovazione tecnologica e del futuro sostenibile che l’azienda intende costruire, sia scritto nel suo DNA da oltre 60 anni.
Pollution è stata la prima azione pubblica, il primo atto eclatante portatore di un valore concreto e reale, di una filosofia aziendale che si allontanava da una produzione industriale febbrile verso la ricerca di una migliore qualità della vita. Azione significativa a cui ne sono seguite tante altre: Iris Ceramica Group è stata la prima a investire nella ricerca, nel riciclo, nella produzione green e non ha mai smesso di farlo, collaborando con professionisti della crescita sostenibile e investendo nella ricerca sugli effetti produttivi, il cui obiettivo è oggi l’impatto zero. Ne sono testimonianza gli obiettivi raggiunti attraverso Active Surfaces® e il progetto Emissioni Zero, l’ottenimento della Certificazione Cradle to Cradle fino alla prima fabbrica ceramica alimentata a idrogeno verde che verrà completata entro la fine del 2022 – H2 Factory. L’impegno del Gruppo è espresso anche attraverso le attività a supporto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030 chesi integrano nella strategia ESG come riferimenti fondamentali, concreti e misurabili.
Già in occasione dell’edizione 2018 della fiera Cersaie il Gruppo aveva ricordato il progetto Pollution 72, presentando in piazza Santo Stefano a Bologna POLLUTION 2018 – RefleAction. Un’installazione temporanea – nata dalla collaborazione con lo studio MC Architects e SOS School of Sustainability – di 40 querce innalzate da un suolo artificiale realizzato con grandi lastre Active Surfaces®, antinquinante supportato da numerose certificazioni ISO. Perché la denuncia di Pollution ha continuato a suscitare interrogazioni, con sempre nuova consapevolezza, sollecitando a investire in programmi economici per combattere una battaglia ecologica che sia opportunità di miglioramento.
“Mio padre Romano Minozzi, da grande precursore quale è sempre stato, con il progetto Pollution del 1972 si era fatto portavoce di un messaggio a favore dell’ambiente in pieno boom economico – commenta Federica Minozzi, CEO di Iris Ceramica Group – Dopo 50 anni quel messaggio è più che urgente, e deve stimolare il nostro pensiero e investimento a un domani maggiormente sostenibile. Aveva cercato di creare uno sguardo più consapevole, lo stesso che ha sempre guidato la nostra azienda, rendendoci capaci di trasformare criticità in opportunità”.